Cosa bere con la pizza?

Frizzanti, fermi, bianchi, rosati, rossi: 5 vini che vale la pena di provare in abbinamento alla pizza.

Per fortuna sono sempre di più le persone che mi fanno felice chiedendomi un vino da bere con la pizza: ebbene sì, non è (per forza) la birra il miglior abbinamento con la pizza!

Sì, è vero, le pizze non sono farcite tutte allo stesso modo, ma hanno in comune la pasta, il pomodoro e soprattutto, di solito, un contesto di relax che richiede di poterci bere sopra qualcosa di non troppo cervellotico.

[Oh sì, la pizza aiuta molto a capire di che pasta è fatto un vino! Per questo mi piace assaggiare vini nuovi mangiandoci assieme una pizza…]

Quindi ecco qui cinque vini che trovate da Enostor(i)e che con la pizza ci stanno davvero bene.

Il ColFondo Agricolo di Bele Casel

Che cos’è il ColFondo Agricolo? Ecco cosa ci dicono i vignaioli che hanno messo insieme questo progetto che mira a recuperare e conservare il metodo tradizionale di produzione del prosecco.

“è la massima espressione qualitativa della Glera rifermentata in bottiglia, senza sboccatura”

La beva piacevolissima di questo vino vi farà finire la bottiglia – che tra l’altro si presta molto molto bene anche a rispondere alla domanda “Che vino bere con il sushi?” – e la bassa gradazione alcolica vi farà domandare “perché ne ho comprata solo una bottiglia?”

[Come va bevuto? Qui una guida per scegliere se berlo limpido o velato. Avendone testati tanti io consiglio la versione velata!]

Lo Stravagante di Radici Erranti

Con questa seconda bottiglia entriamo nel mondo dei rosati che spesso ci regalano abbinamenti sorprendenti con la pizza!

Lo Stravagante di Radici Erranti è uno dei vini più amati dai nostri clienti: è un rifermentato in bottiglia a base di Cabernet Sauvignon, Merlot e Marzemino e arriva direttamente da Salò, sul lago di Garda – che poi è il lago che è rappresentato nell’etichetta-.

Ne hanno scritto molto bene anche i thevinisti (con una foto molto più carina di questa!) che sono venuti a trovarci qualche giorno fa, confermando nella loro recensione che con la pizza ci sta benissimo!

[Quando l’ho scelto per Enostor(i)e l’ho fatto a scatola chiusa conoscendo da tanti anni una delle teste e delle braccia dietro a questo progetto: non ho sbagliato. Perché le storie di chi il vino lo fa non sono sempre e solo giochetti di marketing, ma per me spesso bollini di garanzia.]

Il Rosadito di San Martin

Con questo rosato fermo a base di nebbiolo e vitigni autoctoni dell’epoderiese giochiamo in casa: San Martin è infatti una cantina di Moncrivello, in provincia di Vercelli, gestita da 2 ragazzi che mettono nel loro vino passione, ma anche tanta, tanta competenza. E da questo connubio è nato un rosato piacevolissimo. 

Come qualcuno avrà già notato, questo rosato esce con 2 etichette diverse: impossibile non aver voglia di collezionarle entrambe! Anche perché ne sono uscite solo 1200 bottiglie numerate e non si trovano online…

[I giovani vignaioli del Canavese sono proprio bravi e il 19 maggio li potrete trovare a Ivrea per ReWine]

Il Lambrusco Falistra di Podere il Saliceto

Vi sento che esclamate “Oh no, il Lambrusco no…”!

Ma forse è perché non avete mai assaggiato il Lambrusco buono, e soprattutto… il Lambrusco di Sorbara, vino rosato piacevolissimo che alla cieca potrebbe stupire i peggiori detrattori di questa grande famiglia di vitigni.

[Essì, perché i lambruschi sono tanti, ma magari ne parliamo in un’altra occasione.]

Di questa cantina abbiamo anche l’Albone, un Lambrusco ancora migliore per chi magari anziché la pizza ha scelto di farvi compagnia con una focaccia alla mortadella, per esempio. 

[Entrambi in ogni caso vi faranno domandare “ma come ho fatto per tanti anni a rifiutarmi di bere Lambrusco?” Provare per credere.]

Il Sass Russ di Podere ai Valloni

E per finire abbandoniamo il mondo dei rosati e dei rifermentati per dire che sì, con la pizza si possono bere anche i vini rossi. Il Sass Russ è un vino a base di nebbiolo e altri vitigni che nasce a Boca, in provincia di Novara. Non fatevi distrarre dall’annata, prendete una bottiglia, lasciatela pure raffreddare un pochino in frigo e poi via, stappate.

[No, mettere i vini rossi a raffreddare non è un’eresia.]

Con la pizza, con la pasta, con il pane e salame: sarà la salvezza di chi anche con il caldo vuole avere dei vini rossi da sorseggiare anche freschi.

[L’abbinamento pizza- rossi sarebbe da testare anche con altri vini del Nord Piemonte: se volete provare ne ho qualcuna ;)]

Ve li teniamo in frigo! Passate a prenderli ;). Ci trovate in Corso Fiume, 18 a Vercelli.

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